C’era una volta…

come nella più classica delle fiabe, un principe che deve liberare una principessa prigioniera di un drago. Per arrivare al più classico dei finali… e vissero tutti felici e contenti…. il principino Pino, figlio della principessa Dora e del famoso principe Azzurro, amante dei colori e della natura, armato solo di tinte e pennelli, sconfiggerà il drago e salverà la principessa Viola, figlia della regina delle Terre Rosse e del re dei Laghi Blu.

L’appassionante vicenda si snoda in un susseguirsi di immagini dove ambienti, luoghi e personaggi sono caratterizzati e generati ogni volta dal mutare dei colori. Un’attrice dà voce, canto e azione ad una narrazione in cui la musica culla l’intero racconto. Un armadio, come uno scrigno, è la casa dei colori; contiene i cassetti con i fondali, grandi quadri, che salendo dal palco arredano la scena, è la grotta in cui abita il drago, è il cielo in cui le nuvole disegnano forme. Il pubblico, come sempre protagonista, veste i panni dei personaggi e ancora una volta tra palco e platea il confine diventa indefinito.

Qual’è il colore del mondo? Il blu profondo del mare?
Oppure il verde dell’erba ?
L’ oro delle sabbie del deserto o l’ argento dei fiumi?
L’ azzurro del cielo o il bianco delle nuvole?
Il marrone scuro della terra o il rosso, il giallo,
il viola e gli infiniti colori dei frutti e dei fiori,
degli uccelli, dei pesci, degli animali e delle piante?
I colori dei nostri capelli, dei nostri occhi, dei nostri vestiti…
Basta guardarsi intorno per vedere un colore
perché tutto ciò che ci circonda
è come un grande arcobaleno.
Il nostro è un mondo coloratissimo.
C’ è un punto in cui tutti i colori sono uniti insieme:
il luogo segreto in cui nasce la luce che,
come una fata con una bacchetta magica a forma di pennello
rende variopinte tutte le cose.